Al criterio della competenza,pure invocato per risolvere le antinomie normative.


Il Codice è composto di 146 articoli che armonizzano e riordinano la normativa legata ai molti eventi in cui il consumatore è coinvolto come soggetto attivo o passivo.

In particolare vengono prese in considerazione:

          l'informazione al consumatore e la pubblicità commerciale;

          la regolarità formale e sostanziale dei contratti in cui è parte il consumatore, la promozione delle vendite ed il credito al consumo;

          le conclusioni di alcuni particolari contratti, ed in particolare: le vendite fuori dai locali commerciali, i contratti a distanza, il commercio elettronico, la multiproprietà, i servizi turistici;

          la sicurezza e la qualità dei prodotti, la responsabilità del produttore, la garanzia legale di conformità e le garanzie commerciali dei beni di consumo;

          le associazioni dei consumatori e l'accesso alla Giustizia.

Il codice è strutturato in 6 parti:

parte I: si trovano la definizione generale e le nozioni di consumatore e professionista;

parte II: si trovano le disposizioni concernenti l'educazione del consumo, le informazioni che debbono essere fornite al consumatore e le disposizioni sulla pubblicità commerciale;

parte III: si trovano le norme in materia contrattuale;

parte IV: si trovano la disciplina generale della sicurezza dei prodotti e della responsabilità extracontrattuale del produttore per i danni cagionati ai difetti dei prodotti. Si trovano anche le regole speciali valevoli per i contratti di vendita di beni mobili conclusi dai consumatori con i professionisti;

parte V: si trovano le disposizioni concernenti le associazioni dei consumatori e i giudizi inibitori che esse sono legittimate a promuovere nei confronti dei professionisti che si rendono responsabili di violazioni di interessi collettivi dei consumatori;

parte VI: contiene tutta una serie di disposizioni finali tra cui l'art. 143 che definisce irrinunciabili i diritti attribuiti al consumatore dalle disposizioni del codice di consumo.

Quindi desumeremo nelle materie di legislazione concorrente,spettabili alle singole regioni di potestà legislativa,la determinazione dei principi eco-commerciali,con la quale condivideremo un più grande principio d'astrazione sulla riserva delle norme corporative con messa in funzione di sovraorganico.

Nella codificazione delle fonti sul diritto d'antinomia,concernente un prossimo stato armonizzato,con noi federalisti italiani, promotori di una sincera collaborazione,con il gruppo di scienza delle finanze,alla quale mandiamo,i nostri più sentiti auguri.

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Nel libero sviluppo dell'associazionismo,alla quale dedichiamo la vostra fiducia.

ART. 7.
(Sanzioni)
1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque promuove o realizza le attività o le strutture di vendita o le operazioni di cui all'articolo 5, anche promuovendo iniziative di carattere collettivo o inducendo uno o più soggetti ad aderire, associarsi o affiliarsi alle organizzazioni od operazioni di cui al medesimo articolo, è punito con l'arresto da sei mesi ad un anno o con l'ammenda da 100.000 euro a 600.000 euro.

2. Per le violazioni di cui al comma 1 si applica la sanzione accessoria della pubblicazione del provvedimento con le modalità di cui all'articolo 36 del codice penale e della sua comunicazione alle associazioni dei consumatori e degli utenti rappresentative a livello nazionale.

3. All'impresa che non rispetti le disposizioni di cui all'articolo 4, commi 2, 3, 5, 6 e 9, si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.500 euro a 5.000 euro.

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