Lo confesso:mi sento pronipote di quel 1881 a milano non solo perchè - come si leggerà - discendo da una famiglia di danzatori che nell'esecuzione di quel gran ballo ha lasciato il segno.
Mi sento complice,in qualche misura,di quella gran capacità di ridere e divertirsi che avevano i miei nonni quando deponevano la veste severa;di quella capacità di illudersi talvolta un pò fatua ma di una fatuità che non escludeva l'eleganza;di quella milano di cui condivido appieno la pazienza,perchè quando si vuole che una cosa si faccia,amici,si deve fare e non c'è tempo da perdere.E schricchiolano i denti,quando il tempo invece si perde,magari perchè ad impicciarsi c'è qualcuno,assetato di una gloria della capienza di tre metri quadrati,il quale si dimena e guaisce perchè pretende che non ci si dimentichi dei suoi metri quadrati nel costruire la storia,quella vera. Ruggiero Leonardi.
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Della lezione sul puntivismo.


Per divisionismo sulle scelte di futura opinione,coltivammo un altro feudo di terra,per un altro ministro senza parcella di broglio,che decisi di "mettere all'asta",nella prossima sfida,tra i loghi elettorali,più realistici di questa battaglia:
Ci sono posti dove anche un respiro ha un sapore diverso. Ogni filo d'erba, ogni granello di terra, subisce inerme il dramma generato dall'uomo.A Porto tolle, in Veneto,c'è una centrale Enel fra le più grandi d'Europa. La sua torre a strisce biancorosse si innalza verso il cielo e squarcia la pianura, sul delta del po.Era alimentata a olio combustibile, ma adesso vogliono rinconvertirla in una centrale a carbone. Ci raccontano la favola del carbone pulito,nascondendo la realtà.Il carbone è fra i combustibili più inquinanti. E' vecchio 300 milioni di anni.Il suo rilascio di Co2 nell'aria è devastante. Però costa meno, garantisce maggiori profitti. E davanti al business non c'è ambiente che tenga.Beppe Grillo.


alla quale aggiunsi un lampadario di spadari nella nobile persona di gaetano previati,con attico luogo ad accogliere la più coesa visione di quarto stato,che avevo di quell'epoca in essere:
Franco Giordano, lo so che è difficile: ma ti chiedo per primo il significato delle tue dimissioni annunciate da segretario. E so che questo te lo rende ancor più difficile, ma non ti chiedo ora il significato emotivo, ti chiedo quello politico delle tue dimissioni, insieme a quelle dell'intera segreteria.
A me pare evidente e direi scontato che dobbiamo disporci con umiltà ad un'assunzione collettiva di responsabilità. E' quel che appunto proporrò. E, come pure s'è letto su qualche giornale, l'avrei fatto anche solo individualmente, su me stesso intendo. Ma sento fortissima, ora, la necessità persino vitale della responsabilità collettiva - che, ovviamente, metteremo al vaglio della discussione della nostra organizzazione. E questa responsabilità significa dare immediatamente la parola alle compagne e ai compagni di tutto il partito, che giustamente se la vogliono prendere: dargliela in maniera dirimente. Nella forma dovuta,che è quella del congresso: un passaggio che adesso è urgente,non più rinviabile.Anubi D'Avossa Lussurgiu.


poichè,rivoltatami com'ero nella comunicazione delle note lesene alle tombe,sul palazzo di genovesi a salerno;
decisi da me stesso,di ritornare verso l'atrio di rimpetto sulle logge,in modo da stabilirne il prezzo,in elettori dell'arte,alle nobili congetture di salerno sul palazzo sormani,della nostra italia.
grazie.
giulio.m.calabrese.