radio Vj,più che ministro bianco.
Stavolta ripartiamo dalla visiva sintonia con il tatto dell'esploratore sul manto.
Del sopravissuto economico di mediazione forense,dove diamo fondo a tutte le nostre riserve,sulla venusità morbida di saffo.
Nell'essenziale compito;d'informazione incompleta;
Comunicata dall'obbligatorietà istintiva,dei sentori alleganti.
Percepiti ancora come un linguaggio postremo,attraverso ogni forma di varco sovvranaturale.
Modulati da ogni sorta di contrapposizione geografica,come perfomati notori; in risposta all'ambiente,che in qualche modo,ancora non esiste.
Con moltitudine dei giochi linguistici,in eredità all'aperto dell'enunciato.Con perdita della fertilità poco o meno razionale dell'ecos.
Con radio d'aspirazione,comportamentista.
Dove l'attività remota di perlustrazione,radica lo stelo reciso con ciottolio di palma,qualunque sia l'assurdo reportage di montagna.
Dove regime di dieta e regime di dittatura,sono il reggente controllo della propaganda più soffice,compreso il pic-nic della valle in politica.
giulio.m.calabrese@gmail.com